Sigonella, il corteo contro la guerra e la Nato più forte degli sbarramenti della Questura

Catania -

Il maltempo​ non ha impedito domenica mattina lo svolgimento della manifestazione indetta dal movimento No Muos e dal coordinamento​ Catania NOWAR, che ha registrato la partecipazione di​ associazioni, forze politiche e sindacati di base: Partito della Rifondazione Comunista con il neo segretario regionale Nicola Candido, PCI, Potere al Popolo,​ PMLI, Fronte della Gioventù Comunista, PCL, Red Militant, Cambiare Rotta, Gioventù Comunista, Spazi Sociali Catania, Sinistra Anticapitalista, Rete Antirazzista Catania, Antudo, Non Una Di Meno, Circolo Città Futura Catania, Cobas e USB.

La manifestazione, prima di dare vita al corteo, ha registrato gli interventi di Alfonso Di Stefano della Rete Antirazzista, di Pippo Gurrieri e del giornalista Antonio Mazzeo del movimento No Muos, che hanno denunciato quello che rappresenta la base NATO di Sigonella nello scacchiere mondiale militare e i pericoli che corre in modo particolare la Sicilia. Subito dopo i presenti, arrivati da Catania, Palermo, Messina, Ragusa, Siracusa, Caltanissetta e anche da Roma, hanno dato vita ad un colorato e combattivo corteo diretto verso uno degli ingressi della base.

La polizia, presente in forze con celerini e digos, aveva predisposto un blocco al corteo con l'utilizzo di transenne. Ma il corteo ha travolto le transenne proseguendo il più possibile verso la base, fino al blocco imposto dai celerini in tenuta antisommossa e dai blindati. Qui una serie d'interventi hanno ripreso i temi della manifestazione. Orazio Vasta (Asia USB Catania) ha evidenziato l'assenza del "sindacato di stato Cgil Cisl Uil nelle manifestazioni contro la guerra e la Nato". Inoltre, ha espresso "la solidarietà dell'USB ai senza casa che recentemente il Comune di Catania ha sgomberato come se fossero sacchetti di spazzatura". Precedentemente Vasta e​ Claudia Urzì (USB Scuola Catania) avevano esposto un cartello in lingua corsa per esprimere solidarietà al popolo corso da settimane in piazza da Ajaccio a Bastia: "Statu francese assassinu! Ricunniscenza di u populu corsu. Sustegnu a' Yvan Colonna").

Fra gli altri interventi al megafono quello di un giovane italopalestinse, di Sesto Schembri del PMLI, di un rappresentante di Antudo, di Eleonora di Cambiare Rotta e di Dafne Anastasi di NUDM.

Asia USB Catania