Lo avevamo promesso e detto ai tavoli sindacali e lo abbiamo fatto: abbiamo scritto alle Commissioni Tributarie della Sicilia per chiedere di modificare il modulo di autocertificazione che chi va in udienza è tenuto a compilare per entrare in Commissione.

Per poter accedere ed espletare l’incarico in Commissione Tributaria le colleghe e i colleghi Agenzie Fiscali sono tenuti a sottoscrivere un modulo di autocertificazione ex. artt. 46 e 47 DPR 445/2000.

In particolare sono tenuti a dichiarare:

1.  di non avere avuto contatti con soggetti che, nei 14 giorni precedenti alla visita, siano risultati positivi al COVID-19 ovvero provengano da zone a rischio, secondo le indicazioni dell’OMS e di non provenire egli stesso da tali zone;
2. di non avere febbre (superiore a 37,5° C.) come da misurazione eseguita in data ingresso in Commissione o altri sintomi influenzali.

Sin dall’inizio della pandemia, ci siamo opposti in ogni sede all’utilizzo massivo delle autocertificazioni che nulla aggiungono all’innalzamento degli standard di sicurezza

(se non in termini di mero tracciamento dei contatti) ma che piuttosto rappresentano un mero mettere le mani avanti per l’esonero di responsabilità in caso di contagio.

Troviamo incredibile che chi va in udienza, il cui incarico dipende dalla DP di appartenenza, venga trattato alla stregua di un passante occasionale, come se non facesse parte di una Pubblica Amministrazione con la quale è necessario instaurare piuttosto un virtuosismo istituzionale per la presa in carico reciproca di Protocolli Anticontagio.

USB Agenzie Fiscali Sicilia si è, inoltre, fatta carico di segnalare la situazione siciliana anche al MEF, attraverso i suoi delegati USB che porteranno la questione a livello centrale.

Alleghiamo il testo con le eccezioni giuridiche trasmesso alle Commissioni Tributarie Siciliane e di cui è stata contestualmente informata per trasparenza anche la Direzione Regionale della Sicilia.

 USB PI Agenzie Fiscali Sicilia