Agenzia Entrate, resoconto, gattopardismi e prospettive. A Catania USB non firma protocollo attività esterne

Catania -

Un incontro a seguito del quale la RSU e tutte le organizzazioni sindacali che hanno partecipato all’incontro hanno ritenuto di non sottoscrivere il verbale e già questo dovrebbe dirla lunga sulle criticità legate alle corrette relazioni sindacali e all’ascolto delle opinioni, che dovrebbe essere la base e la linfa di un confronto vero e non estetico.

Andiamo con ordine. L’incontro aveva ad oggetto da un lato i rientri ex art. 263 Decreto Rilancio e dall’altro il protocollo sulle attività esterne.

Alla luce della fuga in avanti messa in atto da parte pubblica, che si è spinta da un lato a elaborare un vero e proprio piano di rientri con tanto di date e dall’altro a dare per condiviso un protocollo in assenza di vera e propria discussione, USB ( insieme ad altra organizzazione sindacale) aveva chiesto una convocazione urgente.

Rientri:

USB ha esplicitamente chiesto di non dare seguito al piano dei rientri già programmato  ma piuttosto, alla luce della Nota DC 11 settembre, nonchè dell’informativa sulle attività in smart working del 5 agosto  ma piuttosto:

  1. monitorare negli uffici i lavoratori disponibili a rientrare in presenza ai quali va garantito il diritto a rientrare in sicurezza dando centralità al principio di volontarietà;
  2. avere una gestione flessibile e non rigida,  in grado di contemperare il pieno rispetto delle misure a tutela della salute previste dai vari protocolli sottoscritti a livello nazionale quali ad esempio il numero di lavoratori per stanza ( accordi non sottoscritto a livello locale,  purtroppo,  sebbene USB abbia incessantemente chiesto la stipula in sede decentrata e formulato proposte concrete)  vedi qua https://agenziefiscali.usb.it/leggi-notizia/sicilia-entrate-coronavirus-ma-perche-non-si-fanno-gli-accordi-sulla-sicurezza-nelle-dp-1628.html e allegata nota su incontro 26 maggio.
  3. dare informazione alle OO.SS e alla RSU sul monte ore  e sulla eventuale implementazione delle attività smartizzabili, così come precisato e reso possibile da ultimo dalla nota di Ruffini 11 settembre;
  4. nelle more di una regolamentazione dei criteri generali   accogliere  le istanze di lavoro agile connesse alla cura dei figli, vista anche la problematicità legata alla mancata riapertura delle scuole fino al 24 settembre;

Flessibilità e orario di lavoro.
 

Usb ha precisato che l’istituto della flessibilità è una delle soluzioni principi in quanto volta a un contingentamento degli ingressi, prevista in tutti i protocolli governativi, da ultimo 24 luglio OO.SS e Funzione Pubblica e ribadita anche dalla stessa Direzione Centrale nell’informativa del 5 agosto.  La contrattazione decentrata sul punto è nelle piene prerogative delle  RSU e delle organizzazioni territoriali e pertanto forme di chiusura sulla sua regolamentazione non possono e non devono trovare accoglimento.  Riteniamo che un conto sia l’applicazione della flessibilità come istituto a carattere individuale, già previsto peraltro dall’art. 26 CCNL Funzioni Centrali, altro conto sia l’estensione della flessibilità  in termini di orario di lavoro come Ufficio.

Rispetto al completamento  dell’orario di servizio in modalità agile in caso di rientro in presenza abbiamo precisato che nessuna norma vieta il completamento della giornata lavorativa e che anzi la rigidità sull’orario di lavoro si pone in contrapposizione con il momento emergenziale e i principi anti assembramento. Abbiamo conoscenza di cospicui debiti orari per i quali riteniamo possano essere stipulati accordi sindacali  territoriali migliorativi che prevedano il recupero orario alla fine dell’emergenza.  Il tutto accompagnato da una vera e propria incognita sugli orari scolastici, che in alcuni casi viaggiano su turnazioni antimeridiane.

Situazione al front office: USB ha anche ricordato la situazione del front office, dove poche unità lavorative si fanno carico ( alcune senza soluzione di continuità) della tenuta dei servizi e fatto presente da un lato la necessità di dare piena espressione al principio di rotazione e dall’altro l’auspicio di un maggiore coinvolgimento  nelle turnazioni delle figure che coprono incarichi di coordinamento e responsabilità.

Rispetto alle fragilità USB ha fatto presente che non sono superabili dalla volontà di rientrare in Ufficio: il diritto alla salute prevale così come precisato anche dalla nota di Ruffini 11 settembre.

Protocollo attività esterne: In piena solitudine, fin dallo scorso agosto USB ha trasmesso le proprie osservazioni (es: estensione a conviventi con ultraottantenni, inserimento tamponi e  piano controlli esterni) alle proposte di  parte pubblica, cosa che ha fatto anche durante l’incontro del 14. Siamo molto soddisfatti per aver dato impulso all’inserimento di alcuni aspetti migliorativi rispetto all’accordo nazionale ( sospensione attività in caso di rischio non preventivato  nelle more della comunicazione al datore di lavoro e innesto diversi  punti  presenti in accordo nazionale 28 luglio ) ma la  mancanza di alcuni punti qualificanti di metodo e di merito, uno su tutti l’inserimento nel protocollo del piano dei controlli esterni da eseguire ( previsto da accordo nazionale 28 luglio)  ci ha portato alla decisione di non sottoscrivere il protocollo attività esterne.  Alleghiamo per trasparenza sia le osservazioni che la nota a verbale ove sono indicate le proposte USB  e le criticità.

Che dire? Si apre una stagione dove la contrattazione territoriale può fare la differenza. USB prende l’impegno di azionare tutti gli strumenti a tutela della salute e della conciliazione vita lavoro previsti dai contratti collettivi nazionali ma soprattutto dalle leggi dello Stato. Una fase in cui le lavoratrici e i lavoratori  diventano veri protagonisti respingendo insieme a noi ogni tentativo di trasformare la pandemia in un salvacondotto per cancellare diritti acquisiti, siano essi legati alle condizioni retributive che alla stessa organizzazione del lavoro  e della vita privata.

Alla luce della situazione in divenire e della convocazione prevista per il prossimo 22 settembre invitiamo le lavoratrici e i lavoratori a scrivere alla casella sicilia.agenziefiscali@usb.it per segnalare dubbi, bisogni e criticità.

USB c’è!

                              USB PI Agenzie Fiscali Sicilia