Sicilia - Entrate, accordo lavoro agile alla DP Siracusa: USB sottoscrive con nota all'accordo
Una trattativa che nella forma non ci lascia insoddisfatti ma nella sostanza avrebbe potuto osare un po’ di più.
USB ha fatto diverse proposte, alcune di esse hanno trovato accoglimento, altre no. Ci sarebbe piaciuto prevedere tutele rafforzate per la cura dei figli (il caos scuole è appena iniziato ed occorre applicare la deroga alla percentuale del 50% per chi è genitore di figli infraquattordicenni) e per chi usa mezzi trasporto pubblici, individuare un termine maggiore di programmazione dei rientri, estendere la tutela oltre che ai conviventi anche agli assistenti abituali dei lavratori fragili e ultraottantenni.
USB ha poi posto alcune questioni non contemplate nell’accordo nazionale ovvero il monitoraggio e il fabbisogno delle strumentazioni informatiche.
Rispetto al primo punto parte pubblica ha accolto la richiesta di utilizzo prioritario degli applicativi ed escluso modalità di reportistica, rispetto al secondo punto ha precisato di non aver effettuato un piano di distribuzione dei PC perché c’è ancora disponibilità di PC, anche se solo fissi, e che possono essere soddisfatte le nuove eventuali richieste, per cui non è necessaria una programmazione.
Durante l’incontro è poi venuta fuori anche un’apertura rispetto alla possibilità di sottoposizione al tampone- test sierologico sui cui sin dallo scorso maggio USB ha avanzato sin dallo scorso maggio.
Pubblichiamo per trasparenza le ragioni che ci hanno condotto alla firma.
L’Unione Sindacale di Base sottoscrive l’accordo Provinciale alla DP di Siracusa evidenziando quanto segue. La trattativa locale subisce il mancato riconoscimento, nel Protocollo di Intesa nazionale datato 17 settembre u.s., del principio attraverso il quale a parità di lavoro deve corrispondere parità di trattamento economico e normativo. A parere della scrivente Organizzazione Sindacale, il Protocollo nazionale (non sottoscritto da USB PI) comprime istituti previsti dalla contrattazione collettiva (permessi brevi, motivi personali, banca ore, diritto allo studio), leggi dello Stato (visite prenatali, 104, congedi parentali), conferisce enorme discrezionalità al datore di lavoro, perimetra in maniera asimmetrica l’orario di lavoro (quello del lavoratore ma nulla dice sui termini temporali di programmazione delle presenze ad esempio), porta a forme di controllo pervasive (comunicazione quando si esce di casa), legittima monitoraggi a scatola chiusa e disciplina in maniera ambigua il diritto alla disconnessione. Per non parlare della miriade di aspetti che non contempla proprio (pause, sicurezza domestica, calcolo carichi lavoro etc).
La tanto declamata parità di trattamento giuridico prevista all’art. 5 Protocollo nazionale, ai sensi del quale “la prestazione lavorativa in modalità agile non incide sulla natura giuridica del rapporto di lavoro, nè sul trattamento economico”, è di fatto esclusa anche vista l’assenza di corresponsione dei buoni pasto (pur con due pronunciamenti della Funzione Pubblica) e dei rimborsi delle spese sostenute durante l’emergenza. Pur non avendo sottoscritto l'accordo ed il disciplinare nazionale, USB ha deciso di partecipare attivamente alle contrattazioni territoriali per cercare di ottenere, viste le prerogative previste dalla contrattazione decentrata, il miglioramento dei contenuti dell'accordo nazionale e di precisare e/o innestare in sede locale punti qualificanti a tutela del personale.
Al netto del contesto generale sopra esposto, la scrivente O.S sottoscrive l’accordo locale alla DP di Siracusa per le ragioni che seguono e che riguardano sia l’accordo in sé che gli impegni assunti nella sua interpretazione e fase attuativa:
- Trasparenza dei dati forniti (sia rispetto al monte ore che alle categorie da escludersi preventivamente) e superamento della percentuale minima del 50 per cento delle ore lavorabili da remoto, come da interpretazione esplicativa di cui alla nota n. 302822 dell’11 settembre della Direzione Centrale;
- Aumento della flessibilità ingresso, uscita e pausa pranzo;
- Limitazione delle fasce di contattabilità a tre ore e possibilità di variazione che tiene conto delle esigenze lavorative del personale;
- Impegno alla valutazione delle istanze ax. Art 6 comma 5 Protocollo nazionale dei genitori di minori di 14 anni che chiedono di lavorare a casa in periodi di chiusura della scuola o di mancata frequenza dei figli;
- In merito al monitoraggio di cui all’art. 10 Protocollo nazionale la garanzia che verranno prioritariamente utilizzati gli applicativi in uso e l’esclusione della richiesta di report;
- Garanzia sull’approvvigionamento dei pc desktop;
- Formalizzazione territoriale sulla procedura di coworking.
USB precisa, infine, che la sottoscrizione dell’accordo territoriale è da intendersi nei limiti della trattativa locale e con ferma esclusione del recepimento degli artt. 6 comma 3, 4, 7, 8, e chiede di allegare alla presente nota all’accordo le linee guida ISS Covid 19 sulla scuola oggetto degli interventi USB durante la trattativa.