Scomparsa Daouda Diane, i lavoratori migranti del Ragusano scioperano e scendono in piazza ad Acate
Non ci sono novità sulla scomparsa nel ragusano di Daouda Diane, il lavoratore e mediatore culturale sparito dal 2 luglio ad Acate. Non è il primo caso di sparizione “anomala” di un lavoratore migrante: l’ennesima scomparsa rilancia la vertenza di tutti i lavoratori migranti, in maggioranza provenienti dall’Africa, a cui non sono riconosciuti i diritti di cittadinanza e tanto meno i diritti lavorativi, abitativi e di tutela sanitaria. Restano preda di lavoro nero, sfruttamento, condizioni di lavoro inaccettabili, il tutto in un contesto climatico insopportabile.
USB ha raccolto il grido di dolore di amici e familiari di fronte all’ennesima scomparsa di un migrante. I lavoratori del Ragusano hanno deciso di alzare la voce e di incrociare le braccia per migliorare la propria condizione di lavoro, per richiedere una volta per tutte la regolarizzazione della propria condizione di cittadini.
I lavoratori migranti cominciano a capire che solo con la lotta e l’organizzazione collettiva possono migliorare la propria condizione, lasciando da solo chi pretende di rappresentarli travestito da “uomo social”, e per questo stanno costruendo con il sostegno dell’Unione Sindacale di Base un percorso partecipato e condiviso.
In Sicilia come in Puglia, Calabria, Basilicata, Piemonte, e Lazio si sta rafforzando l’unione dei lavoratori migranti i quali, fuggiti da guerre, crisi climatiche, miseria e povertà, invece di essere accolti e rispettati sono continuamente vessati, sfruttati e ignorati.
Venerdì 15 luglio alle ore 9.00 in Piazza Libertà ad Acate, i lavoratori che hanno incrociato le braccia si incontrano per discutere ed organizzare la continuazione della mobilitazione. Parteciperà anche la deputata di Manifesta Simona Suriano.
USB Migranti