Sciopero generale, a Palermo manifestano in centinaia contro il precariato, le crisi e la militarizzazione della Sicilia

Palermo -

Centinaia di lavoratori e lavoratrici sono scesi oggi in piazza  a Palermo in occasione dello sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale di Base. Il corteo, partito da Piazza Marina, si è snodato lungo Corso Vittorio Emanuele arrivando a Piazza Indipendenza.

Una delegazione USB è stata ricevuta a Palazzo d’Orleans dal Capo di Gabinetto del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, presenti al tavolo anche gli assessorati alla Funzione Pubblica, alla Sanità e al Lavoro.

Le principali vertenze portate in sede di discussione sono:

  1. il precariato, per l’assunzione definitiva dei lavoratori del bacino dei lavoratori ASU degli enti locali e di quelli in diretta utilizzazione dalla Regione Siciliana (ASU Bb.CC.) ed ex PIP.
  2. diritto di precedenza per i lavoratori part time rispetto alle nuove assunzioni.

Trattati anche il tema Wind Tre, con al centro la cessione di ramo d’azienda attuato dalla Wind Tre e la crisi delle telecomunicazioni generata dalle multinazionali padronali; e la stabilizzazione degli operatori sociosanitari ed assistenziali utilizzati durante la pandemia. Infine si è discusso dei contributi figurativi non caricati dal 2018 e del riconoscimento dei contributi pensionistici legati agli anni svolti come ex art. 23.

USB ha manifestato anche la propria contrarietà alla militarizzazione dei territori operata attraverso  l’Alternanza Scuola lavoro (PCTO) svolta nelle basi militari della Sicilia.

USB parte da questa giornata di lotta per mettere al centro del dibattito nazionale e locale le spese militari, la questione salariale, la stabilizzazione del personale precario e l’attacco ai poveri portato avanti dal governo Meloni.

Il 24 giugno continuerà la mobilitazione con una manifestazione nazionale a Roma, a cui parteciperanno realtà sociali e politiche provenienti da tutto il Paese.

USB Confederazione Sicilia