Nuova sede distaccamento Augusta Vigili del Fuoco, "il giuoco delle parti"
Lo potremmo definire proprio cosi il giuoco delle parti, che ci vede, nostro malgrado, spettatori di uno spettacolo indecente che assomiglia ad un classico dramma pirandelliano. La situazione plasticamente è questa: Comune Augusta e ditta appaltatrice ed esecutrice dei lavori della nuova sede del distaccamento si sono contrapposti, per il fatto che il primo ha affidato dei lavori essenziali (allacci rete fognaria, luce e gas) ad altra ditta e la seconda non vuole dare la consegna dello stabile al comune o l’accesso per i predetti lavori perché esige la consegna. Consegna che non si può fare perché non vi sono i collaudi essenziali; tipo impianto di climatizzazione che va a metano e dunque non si può collaudare se non vi è allaccio che attualmente non si può fare, perché ostaggi della ditta appaltatrice dei lavori. Un groviglio che spero, per chi legge, abbia capito cosa stia succedendo.
Di mezzo ci sono i lavoratori i quali da oltre 40 anni si trovano in una sede, in affitto, non corrispondente ai requisiti della DL 81/08/allegato 4. Proprio a questo ci rifacciamo, al DL prima citato: ogni anno riceviamo, per legge, la visita del Medico Competente e del RSPP, i quali costatano un problema che ci affligge, un letto nel dormitorio dei vigili sotto la finestra, che, secondo il predetto decreto non deve stare in quel punto. Desideriamo dire per la centesima volta che non vi riposa nessuno in quel letto. I problemi sono altri e li potete vedere nell’allegato prodotto. Uscite di sicurezza bloccate, muri sgretolati, impianti elettrici da rivedere, trave del solaio autorimessa abbassato etc, etc etc. Il problema è un letto messo sotto la finestra?
La nostra Amministrazione sta alla finestra a guardare le stelle, quando ancora siamo all’interno dell’inferno dantesco, con la soluzione che si trova a poche decine di metri e ci tocca rimanere fermi al palo come il gioco dell’oca dopo essere giunti al traguardo. Noi abbiamo prodotto l’ennesima nota inviata, anche, alla Procura di Siracusa.
Chiediamo la velocizzazione della consegna della nuova sede in alternativa la chiusura dell’attuale e lo spostamento in altra. Non ci sono più le condizioni di legge per stare in quella sede. Abbiamo stretto i denti e ora la soluzione sembra tornata in alto mare per colpa di beghe insensate. Ricordiamo per la milionesima volta che parliamo di un progetto redatto e finanziato dal 1993 con la Legge nr. 433/1991. Per quanto ci riguarda noi continueremo questa lotta solitaria che ci ha visti protagonisti unici per la realizzazione dell’opera.
Il Coordinamento Provinciale USB VVF Siracusa