Il 14 Novembre di docenti,operai e studenti contro Monti e la Troika
3000 tra Docenti, Precari, Operai, Studenti Medi e Centri Sociali hanno attraversato Corso Vittorio Emanuele a Palermo per dire NO alle politiche di austerity del Governo Monti e ai diktat della Troika, rifiutando la piattaforma europea dei sindacati concertativi della CES, su cui era stato indetto lo sciopero, ed affermando la necessità di una piazza conflittuale che rifiuti ogni "patto sociale" con chi ci affama.
Gli Operai della Gesip hanno rivendicato il loro diritto al lavoro e all'uscita dal dramma della disoccupazione che investe padri e figli; la scuola tutta è scesa in piazza per urlare la propria rabbia contro i tagli all’istruzione pubblica e la precarizzazione del lavoro, contro la legge di “Stabilità” e le 24 ore, contro l'ex DDL Aprea che privatizza la scuola pubblica e aziendalizza la conoscenza, contro la riconversione sul sostegno e la ricollocazione dei docenti inidonei, contro il Concorso a cattedre truffa di Stato.
La piazza ha chiesto a gran voce più diritti, scuola e lavoro e meno finanza, azienda e precariato; studenti, docenti ed operai insieme hanno ancora una volta alzato la voce per il diritto al lavoro ed ad un'istruzione laica e popolare, in cui a costruire giorno per giorno la dimensione della scuola non siano i burocrati dell'Europa o i baroni delle Università, ma coloro che ogni giorno fanno scuola: docenti, studenti e genitori.
Come USB Scuola e USB Palermo eravamo in questo fiume che ha attraversato Palermo con la forza che ci viene dalla nostra azione sindacale conflittuale sul territorio e dalla consapevolezza che l'"unità dei lavoratori" non è un feticcio retorico che si costruisce con alchimie politiche ma una necessità che si realizza partendo dal lavoro e dai lavoratori.
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