Da Palermo a Catania, USB con i fisioterapisti in stato di agitazione

Catania -

Le lavoratrici e i lavoratori fisioterapisti con partita IVA, quindi senza contratto, che operano a Palermo e a Catania con Sisifo e Medicasa, le due società vincitrici di gare d’appalto per l‘Assistenza Domiciliare Integrata, sono in stato di agitazione per dire basta allo sfruttamento professionale.

In data 31 ottobre 2021 il servizio ADI è stato sospeso dalla Medicasa spa, che da oltre 20 anni operava sulla provincia di Catania, per subentrare nella provincia di Palermo, mentre Sisifo, vincitrice di gara d’appalto con l’Asp, avrebbe dovuto iniziare ad erogare il servizio sulla provincia di Catania, ma dal 1° novembre in assenza di un contratto adeguato il servizio non verrà effettuato dai fisioterapisti.

Lo stato di agitazione di quelli che vengono considerati “liberi professionisti"   dovuto principalmente alla scarsa retribuzione economica conseguenza del ribasso per l’aggiudicazione dell’appalto per un servizio pubblico gestito da aziende private.

La proposta di retribuzione da parte delle due società è pari a euro 13,50 lordi a prestazione e senza alcun rimborso spese.

Insomma, oltre il danno la beffa: lavorare senza contratto per una azienda privata svolgendo una attività territoriale fondamentale per il buon funzionamento del SSR, attività svolta con ritmi di lavoro forsennati e con paghe indegne.

Slang USB, esprimendo incondizionata solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori fisioterapisti di Palermo e Catania, denuncia la crescente privatizzazione della sanità pubblica siciliana.

I servizi pubblici e soprattutto la Sanità devono essere reinternalizzati unico modo per garantire dei servizi di qualità e un lavoro dignitoso.

 Slang USB Sicilia