CUP Enna: trovato l'accordo e definito il calendario di pagamento dei 7 mesi di stipendio arretrati. Tabbita (USB):Il plauso va ai lavoratori, capaci di continuare il servizio indispensabile ai cittadini e di mobilitarsi occupando la sede giorno e notte
Stamattina l'incontro convocato dall'ASP 4 di Enna con le cooperative, il Personale e Unione Sindacale di Base. Sembra così chiudersi positivamente la vertenza dei 26 Lavoratori senza stipendio da 7 mesi
La vicenda dei 26 lavoratori del CUP (Centro Unico Prenotazione) di Enna – in attesa di stipendio da svariati mesi - sembra giungere ad una conclusione positiva.
L’incontro di stamane (20.12) convocato dall’ASP 4 di Enna, in presenza dei rappresentanti del Consorzio Sol. Co., della Coop. L’ARCA, dei lavoratori e dell’USB (Unione Sindacale di Base) ha dato le risposte che si attendevano.
Questa la cadenza dei pagamenti prevista dal piano di rientro: entro 48 ore la Sol. Co. provvederà a liquidare le somme dovute per gli stipendi di Giugno-Luglio-Agosto; entro la prima decade di Gennaio si passerà al trimestre Settembre-Ottobre-Novembre, mentre entro lo stesso mese di Gennaio sarà la volta della mensilità di Dicembre, della Tredicesima, e per completare il rientro, di quella di Gennaio.
L’altro importante punto dell’accordo è quello che riguarda il passaggio dei lavoratori della Coop. L’ARCA ad una nuova cooperativa che, dal 1 Gennaio del 2012, riceverà l’incarico per la gestione del servizio di prenotazione.
A questo proposito sarà importante seguire con la massima attenzione l’incontro che si svolgerà il 28 Dicembre presso la sede della Sol. Co., a Catania, per verificare che tutti i lavoratori trovino posto nella nuova cooperativa, avendo garantita la continuità lavorativa.
“Ci impegneremo intanto, con tutti gli strumenti necessari – dichiara Corrado Tabbita Siena, Responsabile Regionale USB – perché all’interruzione del rapporto di lavoro con la Coop. L’ARCA corrisponda immediatamente la liquidazione del TFR dovuto ai lavoratori. Questa vicenda, di cui seguiremo con la massima vigilanza tutti i passaggi concreti, dimostra ancora una volta come la mobilitazione dei lavoratori, insieme all’opera del sindacato che ne sappia rappresentare i bisogni, resti l’unica strada per garantire i diritti e la dignità di chi lavora. Ci piace ricordare che questi lavoratori hanno continuato con abnegazione a garantire un servizio di pubblica utilità, ma al contempo sono stati pronti ad occupare di giorno e di notte la loro sede. E a loro che va il plauso più grande.”