Comiso: libertà per il popolo palestinese
Ieri, 23 maggio 2021, la Federazione del Sociale di USB Ragusa, insieme al Centro culturale islamico Al Rahman di Comiso, ha invaso la piazza casmenea al grido unanime di "Palestina Libera!".
L’ennesima provocazione ai danni della popolazione palestinese da parte del governo israeliano scatena la terza Intifada. Questa volta, l’opposizione di 28 famiglie palestinesi contro lo sfratto delle loro case, sotto la pressione dei coloni, scatena la resistenza palestinese.
La piazza comisana ha manifestato la propria solidarietà al popolo palestinese in lotta contro l'occupazione sionista delle loro terre voluta dal governo di Israele che, forte dell’appoggio degli Stati Uniti, continua a vessarlo costringendolo a vivere in parte in un carcere a cielo aperto (Striscia di Gaza), in parte relegandolo ad un ruolo marginale. Eppure, anche per il governo, la situazione si complica: crisi politica interna, scandali finanziari, avanzata della destra sionista. Netanyahu prova a giocare di nuovo la carta della guerra, drammatizzando lo scontro militare per rimanere in sella.
La FdS ha espresso il proprio sgomento anche per la posizione delle istituzioni italiane ed europee: “L'EUROPA SMETTA DI AVALLARE LOGICHE ED AZIONI POLITICHE COLONIALI E LO FACCIA UFFICIALMENTE!”. L'Italia, dal canto suo, terzo esportatore al mondo di armi ad Israele, vede prevalere costantemente l'interesse economico di chi specula sulla guerra. USB Ragusa condanna lo squallore dei partiti politici italiani, come la Lega e il PD, schieratisi, su uno stesso palco, da una stessa parte della barricata, la parte dell'oppressore. “Abbiamo manifestato per ribadire il nostro punto di vista, per una repubblica palestinese laica e socialista!” – sottolinea un’attivista USB. Opporsi al sionismo, alle logiche coloniali e ai fondamentalismi è un dovere che prescinde da qualsivoglia appartenenza religiosa, giacché la soluzione dei due popoli per due stati è stata cancellata come ennesima illusione riformista. L’unica prospettiva è l’unione della ribellione dei palestinesi e delle popolazioni arabe con la mobilitazione antisionista della parte più avanzata della popolazione ebraica. Una Palestina unita, laica, che rispetti la minoranza ebraica e che permetta di ritornare a casa a milioni di palestinesi.
È bene altresì ribadire che la causa palestinese non è la causa di Hamas, che ci sono tante altre realtà che portano avanti la Resistenza Palestinese, come il Fronte Popolare, che vanta una forte presenza comunista. Così come tante realtà ebraiche si oppongono al sionismo del governo israeliano, si veda la campagna delle giovani ebree e dei giovani ebrei: #notinournames.
La FdS di Ragusa sostiene la lotta per uno stato antimperialista e anticolonialista che possa contrapporsi all’oppressione religiosa e politica di tutto il Medioriente.
Federazione del Sociale
USB Ragusa