Catania, scuola sempre più militarizzata. Usb Scuola: "La scuola non si arruola!"
Nel comune metropolitano di Catania non passa un solo giorno che non si registri nelle scuole pubbliche statali di ogni ordine e grado la presenza di militari italiani o di militari statunitensi della base Nato di Sigonella, o di di poliziotti e carabinieri. Forze militari e forze di polizia
presenti attivamente nelle scuole a Catania tramite "incontri informativi" sulle carriere nelle forze armate e di polizia, coinvolgendo studentesse e studenti in modo particolare delle scuole secondarie, su temi di difesa, NATO e sicurezza. Massiccia la presenza di unità del 62° Reggimento di Fanteria "Sicilia" che organizza direttamente gli "eventi" negli edifici scolastici e nelle caserme.
Ovviamente, la militarizzazione della scuola pubblica statale avviene attraverso i dirigenti scolatici o i protocolli firmati dall'Ufficio Scolastico Regionale con forze armate e forze di polizia.
Insomma, come denuncia l'Osservatorio contro la militarizzazione della scuola e dell'Università, "nelle scuole si educano le nuove generazioni a comportamenti individuali virtuosi, mentre le politiche nazionali vanno nella direzione opposta con guerre e distruzione".
Usb Scuola si oppone attivamente alla costante militarizzazione della scuola pubblica statale che mira a strumentalizzare l'istruzione per piegarla alle logiche di profitto e di reclutamento che tendono palesemente alla normalizzazione della guerra e alla militarizzazione della scuola e delle stesse città.
- La scuola non si arruola!
- No alla normalizzazione della guerra!
Usb Scuola Catania