Catania: fuga dall'ODA a causa dei ritardi nei pagamenti degli stipendi
C'è un dato oggettivo che investe l'ODA ed è quello della fuga delle lavoratrici e dei lavoratori dall'ODA, fuga decisa per i mancati pagamenti delle spettanti mensilità.
Per chi non lo sapesse, l'ODA, o meglio ancora la Fondazione ODA -Opera Diocesana Assistenza Catania, è ufficialmente un ente ecclesiastico registrato come "Ente morale" con il D.P.R. n. 809 del 24/04/1963 ed iscritto al Registro Persone giuridiche n.95 della Prefettura di Catania.
Un "Ente morale", un "Centro socio-assistenziale e riabilitativo", in realtà l'ODA è un'azienda a tutti gli effetti.
Un'azienda, come dicevamo all'inizio, che dovrebbe dare conto alla città e non solo, per la fuga delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno deciso di non voler più subire i mancati pagamenti delle mensilità, degli stipendi così come previsto nei contratti; fuga dal disagio di ricevere il proprio stipendio con un ritardo di tre e spesso anche di quattro mesi.
Intanto, mentre continua "la fuga" nel sito web dell'ODA domina la pagina dal titolo (tutto in maiuscolo) "LAVORA CON NOI", dove apprendiamo che "Per rendere sempre più efficienti i servizi offerti all'utenza, l'ODA cerca:
-fisioterapisti
-logopedisti
-terapisti -neuropsicomotricisti
-terapisti della -riabilitazione psichiatrica
operatori -socio-assistenziali (OSA)
-medici specializzati in: neurologia, fisiatria, psichiatria, neuropsichiatria infantile".
L'ODA cerca personale?
E "la fuga" in corso del personale?
E gli stipendi arretrati?
E la sicurezza di continuità per gli "utenti"?
Il 1° febbraio, l’Arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna e il Commissario Straordinario Avv. Adolfo Landi ("Commissario Straordinario"? Si, perché l'ODA dal lontano marzo 2017 è senza CdA) avevano assicurato che alle lavoratrici e ai lavoratori della Fondazione ODA sarebbero stati corrisposti dal 15 febbraio gli stipendi arretrati compresa la tredicesima mensilità. Inoltre, nello stesso incontro era stato programmato il pagamento delle fatture dei fornitori.
Non solo, l’Arcivescovo e il Commissario Straordinario avevano comunicato il prosieguo del percorso che porterà la liquidità necessaria al risanamento definitivo dell’ODA. Quale sia il percorso e con quali soggetti non è dato sapere, anche se si parla con insistenza di un non meglio precisato "aiuto romano".
Sempre l'1° febbraio l'Arcivescovo e il Commissario Straordinario avevano anche annunciato che da parte dell’Assessorato alla Formazione Professionale della Regione Siciliana "per progetti già finanziati" è atteso un bonifico "per somme dovute" di circa 1.700.000 di euro.
Ad oggi tra "liquidità", bonifici e "aiuti romani", dal 15 febbraio 2025 gli oltre 300 dipendenti dell’ODA hanno ricevuto la tredicesima e gli stipendi residui del 2024?
"No - ci dice Corrado Tabbita Siena, responsabile Usb Lavoro Privato- le lavoratrici e i lavoratori dell'ODA hanno ricevuto il 27 febbraio scorso solo due mensilità: settembre e ottobre 2024. Quindi, novembre, dicembre e tredicesima 2024, a cui si aggiungono gennaio e il mese di febbraio 2025, appartengono, nonostante proclami ancora al...pagherò".
"In questo contesto - sottolinea il sindacalista dell'Usb - mi chiedo che cosa dovrebbe dire o avrebbe da dire il Commissario Straordinario dell'ODA al personale convocato per l'11 marzo? Altre promesse? Altri proclami? Altre lagrime da coccodrillo? O altre scene alla Ponzio Pilato?".