Caporalato a Vittoria: la Federazione del Sociale USB incontra il commissario prefettizio e i dirigenti del Comune
Una delegazione della Federazione del Sociale USB Ragusa ha incontrato l’amministrazione straordinaria del Comune di Vittoria: il commissario prefettizio Filippo Dispenza, il viceprefetto Giovanna Termini, il dirigente dell’area 1 Gaetano D’Erba, il dirigente dei servizi alla persona Giorgio La Malfa e il comandante della polizia municipale Rosario Amarù.
L’incontro è stato chiesto per avviare un dialogo sul lavoro agricolo e lo sfruttamento dei lavoratori, nonché sulle dinamiche che ne conseguono. I temi trattati sono stati: caporalato, alloggi e trasporti dei lavoratori agricoli, condizione dei minori nelle campagne.
L’incontro è stato proficuo; la Federazione del Sociale ha informato commissari e dirigenti del proprio lavoro sindacale, delle manifestazioni organizzate a Vittoria, della distribuzione dei giubbotti catarifrangenti già attiva da diversi mesi. I commissari si sono dimostrati disponibili all’ascolto delle testimonianze dirette dei lavoratori subsahariani facenti parte della delegazione, i quali hanno evidenziato gli effetti delle criticità che affrontano nel quotidiano. Si è unanimemente riconosciuto che le politiche attuate negli ultimi dieci anni in tema di sfruttamento, caporalato, lotta alla legalità, rispetto dei diritti – umani prima che lavorativi – non abbiano innescato alcun cambiamento e che, tutt’al più, abbiano portato, insieme ad altri fenomeni esterni, ad un incremento nel tempo delle prassi oramai normalizzate socialmente. Il commissario ha affermato di conoscere bene la questione e si è mostrato interessato ad approfondirla tramite proposte fattive e dati: abbiamo avuto modo, quindi, di presentare una stima numerica dei casi, che riconosciamo come ampiamente sottovalutati.
Emerge una criticità fondamentale: la mancanza fondi, nonché di interventi risolutivi necessari ad arginare un fenomeno che quotidianamente riduce in uno stato di semi-schiavitù tanti lavoratori agricoli, costretti ad accettare le becere condizioni imposte dai padroni, pur di avere un contratto e guadagnarsi da vivere.
La Federazione del Sociale ha dunque presentato una proposta di progetto riguardo la creazione di un dormitorio e consegnato la relativa documentazione, concernente altresì il tema della residenza, fornendo anche l’esempio concreto di un comune che ha già proceduto in tal senso. Accade spesso, infatti, un fenomeno per il quale i lavoratori migranti sono costretti a dichiarare il falso circa la propria residenza, per poi essere ammassati in luoghi fatiscenti, invivibili e contro ogni norma igienico-sanitaria, pagando per una residenza fittizia; con un dormitorio potrebbero vivere in un luogo dignitoso.
Una delle tematiche dibattute concerne la sicurezza stradale dei lavoratori agricoli stranieri, che ogni giorno percorrono in bici o a piedi pericolosi tragitti casa-lavoro. Nonostante l'amministrazione ci sia sembrata disponibile a collaborare, la mancanza di una strutturale organizzazione dei fondi non permette di affrontare questioni come l’acquisto di un bus-navetta per i lavoratori. Inoltre, un’altra richiesta da noi avanzata è stata l’istituzione di centri di istruzione ed alfabetizzazione per adulti nelle campagne.
Grande attenzione è stata posta alla condizione dei minori stranieri: molti bambini vivono isolati nelle campagne della nostra fascia trasformata e non hanno nemmeno la possibilità di andare a scuola, pensiamo che uno scuolabus extra-urbano assicurerebbe loro almeno la frequenza scolastica. Secondo le nostre stime, circa 50 bambini vivono in condizioni di ghettizzazione in provincia di Ragusa, ergo sono esposti a rischi quali caporalato e lavoro minorile. Il Comune ci informa che la mancanza di scuolabus è dovuta ad un parco mezzi inadeguato. Si è preferito lasciare in sospeso questo punto per poi tornarci successivamente, l’amministrazione intende affrontare il problema e la mancanza di risorse adeguate.
La Federazione del Sociale USB, dal canto suo, può agire come sindacato, tuttavia, necessita del supporto delle istituzioni.
È stata fortemente ribadita l’inammissibilità della logica di chi ha affermato che lo sfruttamento estremo della manodopera sia indispensabile per via dell'incapacità delle aziende agricole locali di competere nel mercato con prezzi vantaggiosi senza ridurre il costo del lavoro drammaticamente sotto la soglia legale.
USB Ragusa chiede con fermezza maggiore attenzione e controlli riguardo le condizioni dei lavoratori e dei minori, la loro sicurezza, i contratti di lavoro, l’istruzione e continuerà a vigilare sulle aberranti realtà che ci circondano e cercheremo di individuare altre soluzioni e proposte; continuerà a sensibilizzare le istituzioni affinché si assumano pienamente la responsabilità dei problemi sociali presenti nel territorio; continuerà, parallelamente, la propria opera di sindacalizzazione dei lavoratori agricoli attraverso il proprio Sindacato di Strada ed i corsi di formazione specifici.
Siamo conviti che, grazie alla collaborazione delle istituzioni, si possano raggiungere ottimi risultati a livello territoriale. Seguiranno incontri con altri comuni.
Ragusa, 30/03/2021
Federazione del Sociale USB Ragusa