Assegnazioni provvisorie, GPS, avvio anno scolastico: la scuola siciliana è nel caos
In queste ore abbiamo letto un “comunicato” del nuovo direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Sicilia, Stefano Suraniti, in cui, con un misto di propaganda politica e di verve da televendita, si opera una narrazione sulla questione convocazioni GPS e avvio anno scolastico totalmente staccata dalle realtà.
Noi che siamo stati negli Uffici Scolastici Territoriali e alle convocazioni dei precari, vi raccontiamo una storia diversa:
- a più di 1000 docenti siciliani che potevano essere a scuola il 2 settembre è stata tolta la possibilità dell‘assegnazione provvisoria, svuotando le scuole della Sicilia e “restituendoli”, dopo anni di assegnazioni provvisorie, alle scuole del Nord;
- GPS totalmente sbagliate ma con cui si sono operate le convocazioni e senza alcuna cura nella revisione dei punteggi;
- convocazioni del personale precario svolte dalle 8 di mattina alle due di notte, con ritardi ed assembramenti all’esterno delle scuole polo, senza alcun rispetto delle norme contrattuali sull’orario di lavoro dei funzionari degli UST, sottoposti ad un carico di lavoro da schiavisti;
- errori nelle dotazioni organiche dovute allo stress a cui l’USR Sicilia ha sottoposto i lavoratori degli UST provinciali, con posti assegnati e centinaia di colleghi che ritornavano dalle scuole dove veniva loro comunicata l’inesistenza di quei posti;
- assembramenti notturni del personale scolastico convocato con cinque/sei ore di ritardo rispetto all’orario previsto (basta guardare le foto che viaggiano sui social);
- scuole senza banchi, igienizzanti e mascherine, come denunciato da tanti dirigenti scolastici siciliani abbandonati a se stessi.
Questa la realtà dell’avvio dell’anno scolastico siciliano, al di là della continua propaganda del nuovo direttore generale dell’USR Sicilia, a cui chiediamo semplicemente di rimboccarsi le maniche, ascoltare di più sindacati “veri” come il nostro, scendere tra i lavoratori per capire la realtà delle cose, abbandonare lo spirito “nordista” che lo ha portato ad esiliare centinaia di docenti al Nord in piena pandemia e lavorare solo ed esclusivamente per il bene della scuola siciliana.
USB Scuola - Sicilia