2010: il sindacato che serve ai lavoratori
Le dichiarazioni dei massimi vertici di CISL e CGIL a Salerno sulla loro esclusione da GOVERNOINCONTRA sono emblematiche di come il loro sindacato non serve più ai lavoratori. Se la UIL poi non ha detto niente è perchè dimostra almeno una coerenza oggettiva vista la sua completa complicità con il Governo in carica.
Nemmeno l'apparente opposizione al Governo Berlusconi della CGIL si salva a Salerno (apparenza ampiamente dimostrata dall'epocale e disastroso accordo sull'Alitalia siglato l'anno scorso, in privato a casa Veltroni con Epifani e Colaninno: altro che opposizione).
Non può e non deve interessarci la polemica inutile verso il sindacato concertativo, ciò che è importante è parlare ai lavoratori e fare chiarezza sulla funzione politica e sociale del sindacato. Risultano stonate e palesemente insulse le dichiarazioni di Tavella e di Giudice perchè dichiarano il fallimento come rappresentanti dei lavoratori solo per il fatto che a loro non è stata data parola nella passerella politica dell'evento organizzato a Salerno dal ministro Rotondi.
Sono i lavoratori che devono prendersi la parola manifestando e protestando per rivendicare il loro diritto al lavoro e al reddito per le loro famiglie. Ma questi rappresentanti, provinciali, lasciano i lavoratori a casa, seppure già licenziati o nel migliore dei casi già in cassa integrazione. Lasciano a casa i lavoratori spegnendo ogni possibilità di conflitto che è l'unica forza contrattuale che i lavoratori hanno per vincere anche la più banale delle vertenze. Lasciano che le lotte si frammentino e si isolino nei posti di lavoro. La strumentalizzazione e il fallimento del gruppo ALVI a Salerno ne è l'esempio più eclatante.
La concertazione e il controllo sociale dei lavoratori di CGIL, CISL e UIL, segna la sconfitta e la sottomissione completa dei lavoratori alle leggi selvagge del mercato dentro una crisi pagata con licenziamenti, fallimenti e ristrutturazioni aziendali che continuano senza soluzione di continuità in tutta ITALIA.
ll sindacalismo di base, rivendica con chiarezza e determinazione la sua prospettiva conflittuale e di classe senza la quale i lavoratori non potranno mai avere una voce che davvero possa tornare a contare (senza aspettare nessun invito di circostanza, a Salerno come in tutto il paese).
La vera e unica prospettiva è il nostro progetto di unità per un sindacato che serve: dal Patto di Consultazione del 2008 siamo al Patto di Base nel 2009. Per il 2010 presenteremo il nuovo soggetto sindacale a cui scentinaia di dirigenti e delegati stanno lavorando attraverso percorsi e scelte per unire le lotte nel nuovo SINDACATO DI BASE.
Rilanciare l'unità del mondo del lavoro - dal precariato al lavoro dipendente, pubblico e privato - nell'epoca della crisi globale, generalizzare e unificare le lotte, conquistare continuità di reddito, migliori condizioni di vita, lavoro e casa per tutti: lavoratori, giovani, donne ed immigrati.
18-12-09 - comunicato CGIL Salerno
La Cgil chiede massima attenzione per evitare speculazioni a danno dei lavoratori
15/12/2009 - comunicato CISL
''Governincontra', esplode l'ira della Cisl. Giudice: "Inutile passerella. E' stato assurdo non farci parlare"