Concorso Sicilia: i commissari possono "marinare" la scuola?

Con due note dello scorso 11 Aprile il Direttore Generale dell’USR della Sicilia invita i dirigenti delle istituzioni scolastiche sedi di correzione delle prove scritte a “predisporre un’adeguata organizzazione dei servizi scolastici affinché il lavoro delle commissioni possa protrarsi per il maggior numero di ore possibile e per più giorni a settimana, secondo le esigenze rappresentate dalla Commissione” e i dirigenti scolastici del personale docente che espleta funzioni di commissario nelle prove relative al concorso sono invitati ad “agevolare con ogni possibile intervento, comprese laddove necessarie contenute modifiche dell’orario di servizio, la partecipazione dei docenti impegnati nelle operazioni concorsuali ai lavori della Commissione”.
Mentre si avvicina la fine dell’anno scolastico, con tutto il carico di lavoro che questo comporta, e nella maggior parte delle altre regioni si è già entrati da un pezzo nel “vivo” della procedura con la pubblicazione di griglie di valutazione delle prove scritte, l’indicazione dei tempi previsti per le correzioni, la pubblicazione degli esiti e la comunicazione delle date di svolgimento della prova orale, in Sicilia, regione già nota per gli immani ritardi accumulati con le procedure di reclutamento dei dirigenti scolastici, si cerca ancora “ospitalità” per le commissioni, “per il maggior numero di ore possibile e per più giorni a settimana” (correzioni in notturna? il sabato e la domenica?) e si chiede di “agevolare con ogni possibile intervento”, persino con la modifica dell’orario di servizio (negli ultimi due mesi di scuola !!!) dei docenti-commissari, in barba ad attività, recuperi e verifiche di fine anno o addirittura attività di preparazione agli esami conclusivi del ciclo di studi.
L’Ufficio Scolastico Regionale siciliano considera la correzione delle prove concorsuali prioritaria rispetto al diritto allo studio dei nostri studenti, invitando a stravolgere l’orario determinato fin dall’inizio dell’anno scolastico in una fase così delicata del percorso scolastico? Non vorremmo che qualche Dirigente solerte interpretasse quel: “predisporre un’adeguata organizzazione dei servizi scolastici” come un invito ad utilizzare il Personale Ata in attività non rientranti nel realizzazione del piano dell’offerta formativa come previsto dall’art.47 del CCNL: “da incarichi specifici che, nei limiti delle disponibilità e nell’ambito dei profili professionali, comportano l’assunzione di responsabilità ulteriori, e dallo svolgimento di compiti di particolare responsabilità, rischio o disagio, necessari per la realizzazione del piano dell’offerta formativa, come descritto dal piano delle attività”.
In Sicilia si mostra con più evidenza che in altre regioni, il carattere farsesco di un Concorso che prima era biennale ed ora diventa triennale (povero governo Monti che “finge” di non aver valutato gli effetti devastanti sulla scuola della sua riforma delle pensioni), che per concludersi entro il 31 agosto non potrà che trasformarsi in un percorso raffazzonato contrario a qualsiasi elemento di limpidezza(si guardi la questione Calabria e i “compiti smarriti”, le “diverse” griglie di valutazioni da regione a regione che valuteranno in modo diverso la stessa prova nazionale, il ritardo nella formazione delle commissioni in Sicilia ed in altre regioni del Sud Italia come la Campania) e che andrà ad accavallarsi con momenti fondamentali dell’iter scolastico: scrutini finali,  esami di Stato e attività di recupero dei debiti formativi.
Siamo sicuri che questo concorso continuerà a riservare sorprese, a testimoniare ancora una volta che in questo paese la scuola è terra di conquista di politici-governanti dozzinali e superficiali totalmente incapaci dii intercettare i bisogni reali delle famiglie e porre soluzioni “vere” al dramma della precarietà.

www.usr.sicilia.it/files/Concorso_Docenti-Nota_sedi_correzione.pdf


www.usr.sicilia.it/files/Concorso_Docenti-Nota_sedi_servizio_commissa

rio.pdf