Rsu Provincia Palermo: per eliminare la lista USB ora si vuole togliere il voto ai precari scuola

Palermo -

 

Con Prot. n°44/Rsu del 22/02/2012 (in allegato) la Commissione elettorale insediata alla Provincia Regionale di Palermo (che ricordiamo essere formata da componenti scelti dalle organizzazioni sindacali che partecipano alla tornata elettorale) ha bocciato il nostro ricorso per la riammissione della lista USB con il suo candidato "precario" in quanto sostiene che “non ha ancora acquisito da parte dell'Amministrazione l'elenco aggiornato degli aventi diritto al voto”, e dato che si “limita ad acquisire l'elenco generale degli aventi diritto al voto e ne predispone gli elenchi per ciascun seggio”.

Non possiamo che rimanere esterrefatti dalle motivazioni addotte, in quanto la Commissione a due giorni dall'affissione delle liste dichiara di non aver ancora acquisito quello stesso elenco che noi come organizzazione sindacale abbiamo già richiesto formalmente in data 17/02/2012 con prot. n°0017900, e che risulta essere lo stesso elenco consegnato dall'Amministrazione alla Commissione elettorale in data dell'8/02/2012 con prot. n° 20 (elenco generale alfabetico degli elettori che contiene tra gli altri anche i lavoratori precari dell'Amministrazione, e in base al quale hanno bocciato il nostro primo ricorso).

 

Ricordiamo che l'art. 6 dell'Accordo Collettivo Quadro del 7 Agosto 1998(seconda parte) prevede che "la commissione elettorale ha il compito di procedere ai seguenti adempimenti indicati :

-  elezione del presidente;

- acquisizione dalla struttura amministrativa interessata dell’elenco generale degli elettori;

-  ricevimento delle liste elettorali;

-  verifica delle liste e delle candidature presentate e decisione circa l’ammissibilità delle stesse;

- esame dei ricorsi in materia di ammissibilità di liste e candidature;

-  definizione dei seggi con l’attribuzione dei relativi elettori;”

- etc…

 

E' evidente che se la Commissione elettorale considerava l'elenco dell' 8 Febbraio non aggiornato, allora in nessun modo poteva procedere in data 15 Febbraio alla bocciatura del nostro primo ricorso (come si può procedere alla verifica della validità delle liste, all’ammissibilità delle stesse e alla verifica dei requisiti da parte dei candidati se l'elenco degli elettori non è aggiornato?); allo stesso modo in data 22 Febbraio, non avendo ancora acquisito l'elenco aggiornato, non può procedere alla bocciatura del nostro secondo ricorso.

 

La Commissione elettorale non vuole assumersi la responsabilità di riammettere la nostra lista  facendo leva suo ciò che è indicato nell'art. 9 della circolare Aran del 22 Dicembre: "Il regolamento elettorale non può essere esaustivo dell’intera casistica che può presentarsi nel corso delle procedure elettorali. E’, pertanto, compito delle Commissioni elettorali, a fronte di fattispecie non regolate, colmarne le lacune stabilendo i criteri cui attenersi sulla base dei principi di correttezza e di buona fede, facendo anche riferimento ai principi generali dell’ordinamento".

Buona fede e correttezza, evidentemente, non si applicano ai lavoratori precari e all'USB, perchè la Commissione elettorale pare aver deciso di avviarsi sulla strada dell' annullamento delle elezioni Rsu alla Provincia di Palermo, in quanto la nostra OO.SS. intende appellarsi al Comitato dei garanti per la riammissione della lista.

 

Naturalmente l'elenco aggiornato di cui parla la Commissione è quello non contenente come elettori i lavoratori precari (quasi tutti precari scuola dell'IPCL Cassarà), quindi pur di non riammettere l'USB alla competizione elettorale i sindacati collaborativi chiederanno all'amministrazione che i precari vengano esclusi dalle operazioni di voto. Più di cento "voti precari" non valgono una "lista dell'USB con un candidato precario".

 

Cgil, Cisl e Uil, rappresentati dai membri della Commissione, fanno finta di non sapere che il numero di elettori è condizione preliminare per il calcolo del numero delle Rsu ed è propedeutico a tutta la procedura di raccolta firme per la sottoscrizione delle liste da parte dei lavoratori; di conseguenza, se ad oggi non esiste un elenco aggiornato degli elettori, tutta la procedura è da ritenersi inficiata fin dall'inizio e quindi passibile di annullamento.

 

Continuiamo ad assistere sconcertati ad una querelle nata solo perché l'USB ha voluto dare voce e diritti ai precari: noi non torneremo indietro perché è su queste cose che si misurano coloro che lottano realmente per i precari e coloro che i precari si limitano a strumentalizzarli

 

 

 

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