Comune di Catania: operatori socio assistenziali senza stipendio da 7 mesi

Incontro tra Lavoratori e Comune: fumata nera. Corrado Tabbita (USB): Situazione insostenibile. Lunedì nuovo presidio e chiederemo un impegno da parte del Sindaco per avviare il pagamento di almeno tre mensilità, programmi chiari e risposte soddisfacenti per lavoratori e utenti.

Catania -

Comunicato Stampa

Report della riunione tenuta al Comune di Catania il 6.12.2011

 

Fumata nera sul fronte della vertenza degli operatori socio-assistenziali del comune di Catania.

I lavoratori sono stati ricevuti dal Capo di Gabinetto, ing. Roberto Sanfilippo, dal Direttore della Ragioneria Generale, Giulio Santonocito, e dalla Consulente del Comune di Catania Antonella Schembri.

Delle sette mensilità arretrate il Comune sembra al momento in grado di garantirne solo una, lamentando il mancato trasferimento di risorse dalla Regione e dallo Stato, e promettendo un generico impegno a farsi carico della questione.

Risposte giudicate insufficienti dai lavoratori, che hanno annunciato un nuovo presidio per lunedì 12 alle ore 9.30 davanti al Municipio, con la richiesta di incontrare il Sindaco Stancanelli, oggi assente perché influenzato, e l’Assessore Pennisi, che non ha partecipato all’incontro di oggi pur essendo presente in Comune.

“Riteniamo non più sostenibile dopo sette mesi la condizione nella quale versano i lavoratori occupati presso le strutture socio-assistenziali del comune e le loro famiglie” – dichiara Corrado Tabbita Siena, responsabile regionale dell’USB Lavoro privato, oggi presente all’incontro. “Lunedì chiederemo un impegno da parte del Sindaco per avviare il pagamento di almeno tre mensilità, ma anche un impegno ad affrontare in maniera responsabile la gestione del Welfare del Comune, per garantire livelli occupazionali e di assistenza (di tutte le categorie, non solo dei minori e degli anziani ma anche del disagio psichico, e di quella domiciliare) degni di un comune democratico che si rispetti. La crisi non diventi il pretesto per lasciare fuori dall’assistenza la parte più debole della società. Su questi temi chiediamo massima chiarezza sullo stato dell’arte, programmi altrettanto chiari e risposte soddisfacenti per lavoratori e utenti.”

Corrado Tabbita Siena

Responsabile regionale USB Privato