Inquietante risposta del Dirigente dell'IC Lanza di Carini a docenti ed USB

Palermo -

Pubblichiamo con un pizzico di soddisfazione la nota, con cui si risponde al nostro comunicato e alle proteste interne(con relativo documento dei colleghi), del Dirigente Scolastico dell'IC Lanza di Carini perchè ci permette di testimoniare in modo chiaro cosa può o sta già diventando la "Buona Scuola" di Renzi.

L'unica risposta la devono dare i colleghi della scuola, invitando le RSU ad occuparsi di contrattazione o dimettersi, difendendo i lavoratori dalle parole gravissime del Dirigente Scolastico che accusa di disonestà coloro che non hanno la stessa visione della scuola, della vera democrazia e del rispetto dei diritti dei lavoratori quando afferma:  "Chi ci ravvisasse forme di autoritarismo, oltre a dimostrare di non saper comprendere ciò che legge, rivelerebbe il proprio modo di pensare, proietterebbe su di noi la propria mentalità, svelerebbe la propria natura sotterranea e, se avesse a cuore l'onestà come valore professato dalla scuola, dovrebbe anche spiegarla questa sua natura"

NOTA ESPLICATIVA

Siamo abituati alle iperboli circensi di chi vive la scuola non da protagonista, di chi si sottrae alla trincea quotidiana approfittando furbescamente delle tante forme di distacco dal lavoro che finiscono sempre col distaccare dalla realtà. La cronaca quotidiana ci rivela purtroppo che dietro il clamore sollevato, senza alcun riguardo a principi di coerenza e non contraddizione, verso iniziative dettate dal buon senso ci stanno spesso, molto spesso, biechi interessi individuali. Agire per il bene comune in un panorama così affollato di ipnotizzatori e incantatori ben pagati risulta spesso faticoso. Ciò nondimeno, mi pare di tutta evidenza che la presente proposta lasci ai docenti la facoltà di decidere se operare in un modo nuovo e coerente con la normativa oppure no. L'idea di organizzare a scuola corsi di aggiornamento professionalizzanti con l'ausilio di enti accreditati è un vantaggio in termini di tempo sia per i docenti sia per la tutela dei minori che vengono lasciati senza guida in caso di assenze del personale. Parliamo di quei minori che sfuggono progettualmente alla riflessione di tante organizzazioni che da decenni usano la scuola per i loro fini di politica del lavoro e non hanno mai sviluppato una coscienza seria della missione della scuola. Chi si sottrae alla vita della scuola non coglie le urgenze dell'organizzazione quotidiana e soprattutto perde di vista l'ordine delle priorità. Per noi vengono gli alunni prima di tutto e per noi resta dunque fondamentale offrire ai docenti uno sprone per il miglioramento continuo della loro professionalità, così spesso mortificata da forme di contrattazione sociale portate avanti da personale incapace di cogliere le esigenze della categoria. La contrattazione di istituto, dunque, accoglierà l'inserimento di un articolo sulla formazione, secondo la proposta formulata, soltanto se incontrerà il consenso della maggioranza della base, come in uso da anni nella nostra dinamica interna, concretamente democratica. Chi ci ravvisasse forme di autoritarismo, oltre a dimostrare di non saper comprendere ciò che legge, rivelerebbe il proprio modo di pensare, proietterebbe su di noi la propria mentalità, svelerebbe la propria natura sotterranea e, se avesse a cuore l'onestà come valore professato dalla scuola, dovrebbe anche spiegarla questa sua natura. Correlativamente, nessuno può obbligare (e neanche invitare) i docenti, che hanno l'obbligo professionale di saper sviluppare il senso critico dei loro alunni, a piegarsi come automi ai diktat provenienti da corporazioni e consorterie legittimando esortazioni di obbedienza cieca travestite di inconcludente ribellismo.

Ricordo a tutti che mentre tanti si sono smarriti in forme di conflittualità irrilevanti, noi abbiamo in questi anni recuperato la logica della comunità solidale e impresso al nostro territorio un cambiamento concreto sotto gli occhi di tutti. Per non tornare indietro.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Settembre 2015 12:49